Statua in cemento bianco con struttura in ferro, trattata con resine. Ideale in giardini o spazi aperti, ma perfettamente adatta anche ad interni.
L’isola di Pasqua, conosciuta anche come Rapa Nui, si trova nel sud dell’Oceano Pacifico ed è una delle aree più remote della terrra. I suoi monoliti Moai sono conosciuti in tutto il mondo e le leggende legate alla loro storia, attirano da sempre numerosi visitatori da tutto il mondo. La costruzione di queste imponenti strutture in tufo vulcanico si fa risalire al 1250 circa, quando i colonizzatori polinesiani iniziarono a scolpire queste figure, raffiguranti i loro antenati ed aventi uno scopo augurale. I volti sono infatti per lo più rivolti verso il mare, per propiziarsi una pesca abbondante, fonte di sopravvivenza. di benessere e prosperità.
Un recente studio geologico ha inoltre rilevato che la posizione delle statue ha una significativa corrispondenza con le fonti di acqua dolce. Si ha motivo di pensare che, citando uno studio antropologico, «rappresentavano gli antenati divinizzati e celebravano la condivisione quotidiana delle risorse»: una sorta di inno alla vita e contemporaneamente un ringraziamento per quanto ricevuto, riconoscendo nell’acqua il bene più prezioso.
Sull’isola ne esistono ben 887. Furono scolpiti nelle cave di tufo per essere trasportati in diversi luoghi dell’isola. La modalità con cui vennero trasportanti è uno degli aspetti più misteriosi, se si considera che ogni blocco è alto da 2 a 10 metri e che, si è scoperto di recente, ogni testa ha anche un “corpo”seppelitto sotto terra. La teoria più accreditata è che siano stati fatti “camminare”, cioè trasportati in verticale con movimento oscillatorio, con l’uso di corde tirate da una parte e dall’altra; se cadevano, venivano lasciati sul posto così com’erano caduti, visto che erano troppo pesanti per essere rialzati, questo spiega anche perché molti Moai siano stati trovati rovesciati distanti dal mare.
Secondo una leggenda, dal cielo giunsero degli uomini uccello (Tangata manu) che potevano volare. Il loro capo si chiamava Makemake e, secondo la mitologia locale, era il creatore dell’umanità, il dio della fertilità e la divinità principale del culto dell’uomo uccello. La sua immagine è stata scolpita su alcune rocce presenti sull’isola. I colossi di pietra si muovevano grazie a una forza misteriosa che solo due sacerdoti erano in grado di controllare. Un giorno, però, i due sacerdoti scomparvero e da lì il lavoro di costruzione delle statue fu sospeso. E’ il motivo per cui una schiera di statue è rimasta incompiuta. Gli studiosi fanno coincidere questo momento con l’anno 1500.
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